Domenica 31 luglio 2022 - VIII dopo Pentecoste (C)
Nella Bibbia
La misericordia divina si rivela nella storia della salvezza: Jahwè è un Dio coinvolto nella sorte del suo popolo
e vi partecipa intimamente.
Questo legame affettivo è espresso con il linguaggio della misericordia. Il Signore partecipa alla sorte del popolo, specie quando è peccatore o sfruttato.
Tale sentimento si traduce sempre in iniziative di liberazione.
All'uomo è richiesta la stessa fedeltà e misericordia: “Voglio amore e non sacrificio, la conoscenza di Dio vale più degli olocausti” (Os 6,6), dove il termine 'amore' si traduce anche con 'misericordia'.
Tutto si manifesta nel rispetto dei dettami della giustizia, nel perdono del fratello, nell'attenzione ai bisognosi.
Gesù misericordioso
Nell'agire storico di Gesù si manifesta la misericordia di Dio, che si prende cura dei malati, poveri, deboli, come un buon samaritano.
Cristo, icona visibile della misericordia di Dio, si fa solidale con gli ultimi: per questo ogni gesto di bontà fatto ai bisognosi è un gesto fatto a lui e la misericordia verso l'uomo è misericordia verso Dio.
Beati noi
Beati noi se la nostra misericordia, oltre ad esprimersi come soccorso attivo al bisognoso, si manifesta nel perdonare al fratello il suo debito con cuore generoso e sincero.
Solo chi userà misericordia sarà oggetto della compassione divina.
La promessa è valida già oggi, come canta Maria nel Magnificat:
“La sua misericordia si stende su quelli che lo temono” (Lc 1,50)
Paolo VI nella 'Marialis cultus' parla di Maria come di una donna forte, coraggiosa, impegnata, che si colloca dalla parte di coloro la cui dignità deve essere ricuperata.
Se l'ha fatto lei, la prima dei credenti, la devono seguire coloro che la pregano e la amano.
